Il terzo uomo

Carol Reed

1949 / 104' / Regno Unito

Regia
Carol Reed
Sceneggiatura
Graham Greene
Produzione
London film productions
Attori
Joseph Cotten, Alida Valli, Orson Welles…e altri
Lingua
inglese, tedesco
Stato
Regno Unito
Genere
lungometraggi

La storia

L’americano Holly Martins, scrittore di romanzi d’avventura, arriva nell’immediato dopoguerra a Vienna, per incontrare l’amico di gioventù Harry Lime. Ma qui riesce solo ad assistere al suo funerale. Al cimitero conosce l’attrice Anna Schmidt, amante di Harry e un ufficiale inglese che lo informa di come Harry fosse un delinquente senza scrupoli. Ma un portiere racconta ad Holly che dal luogo dell’incidente egli ha visto allontanarsi un terzo uomo. Holly decide di trovare questo testimone e quindi di rimanere in città anche perché attratto da Anna. Il film, subito riconosciuto, dai critici (non austriaci), come un capolavoro, vive della calibrata miscela composta da una sceneggiatura senza smagliature, dell’accurata recitazione di un cast ridotto a una decina di straordinari attori, dell’impeccabile fotografia e dell’innovativa regia. Il terzo uomo deve il proprio fascino alla particolare atmosfera che regista, cameraman, attori e sceneggiatore sono riusciti a creare e che viene sottolineata da una colonna sonora indimenticabile. Questo è, infatti, uno dei rari film che si collega immediatamente ad un preciso brano musicale nello specifico al tema di Harry Lime scritto dal musicista viennese Anton Karas, l’altro è l’altrettanto leggendario Zorba il greco, reso famoso dal sirtaki di Mikis Theodorakis.