Proiezione cinematografica in Piazza della Transalpina, 18.7. alle 21.00

11.7.2023

Il 18 luglio alle 21.00, in Piazza della Transalpina / Trg Evrope, luogo simbolico di contatto tra le due Gorizie, il Kinoatelje proporrà la proiezione di tre film dedicati al confine, alla sua storia e agli abitanti che risiedono sul confine italo-sloveno. Il programma prevede il documentario di Non vogliamo il pane bianco di Jasna Hribernik (2009) che attraverso le testimonianze e riflessioni storiche parla dell’incontro con l'opulenza e la democrazia, la coca-cola e i chewing gum che insieme al jazz hanno occupato la Valle dell'Isonzo, e di un tempo di feste ma anche forti manifestazioni che pretendevano l'annessione alla Jugoslavia. Prima del film, verranno proiettati anche il corto Dov’è la cortina di ferro? (1961) del regista sloveno Mako Sajko che descrive in modo molto umoristico e leggero la vita nonché le amichevoli relazioni di vicinato in una zona di confine dove i due paesi svolgono quasi indisturbati uno scambio di merci, e il corto di animazione Guerra di parole o rispettoso silenzio? (2020) del giovane regista Leo Černic. L’opera, prodotta dal Kinoatelje, è il trailer dell’omonimo progetto educativo che il Kinoatelje ha sviluppato e svolto nell’anno scolastico 2020/2021 e che insegna ai giovani il turbolento passato del territorio transfrontaliero tra la Slovenia e l’Italia. Nel 2020, Černic ha ricevuto il premio per il design artistico conferito dell’Associazione del film d'animazione sloveno - DSAF.

L’evento e parte del programma della Capitale europea della Cultura GO! 2025, e parte del  progetto pluriennale ORIENTE – OCCIDENTE La frontiera nel cinema e nella storia che esplora attraverso la multiforme prospettiva delle immagini in movimento, ciò che è stata la vita sul confine italo-sloveno.

I film verranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in sloveno e italiano.

In caso di maltempo la proiezione si sposta al cinema Kinemax di Gorizia.

 

martedì, 18.7.2023

alle 21.00

NON VOGLIAMO IL PANE BIANCO

Jasna Hribernik, Slovenia, 2009, 57', sottotitoli in sloveno e italiano

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Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, i luoghi lungo il confine occidentale sloveno furono per due anni occupati dall'esercito alleato. La zona di confine divenne nota come Zona A. Americani, inglesi, neozelandesi e persino indiani gestirono la Zona A della Linea Morgan, da Trieste attraverso il Carso fino al Passo del Predil, prima che la Conferenza di pace di Londra nel febbraio 1947 stabilisse la linea di demarcazione tra l'Italia e la Jugoslavia. Il documentario parla del contatto con l'opulenza e la democrazia, la coca-cola e i chewing gum che insieme al jazz hanno occupato la Valle dell'Isonzo, e di un tempo di feste e di manifestazioni per l'annessione alla Jugoslavia. Attraverso testimonianze e riflessioni storiche si riassumono gli anni in cui le ragazze la sera ballavano lo swing e la notte scrivevano sui muri: Non vogliamo ciò che è di altri, non diamo ciò che è nostro.

 

DOV'È LA CORTINA DI FERRO?

Mako Sajko, Jugoslavia/Slovenia, 1961, 12', sottotitoli in italiano

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Il cortometraggio documentario del regista e sceneggiatore sloveno Mak Sajko, incentrato sugli avvenimenti che si svolgevano lungo il confine italo-jugoslavo negli anni '60, descrive in un modo molto umoristico e leggero la vita nonché le amichevoli relazioni di vicinato in una zona di confine dove i due paesi svolgono quasi indisturbati uno scambio di merci. Con questo, il documentario sfata i miti sull'impenetrabile e stretto confine tra gli ex blocchi d’Oriente e Occidente, che negli anni è diventato noto come la "cortina di ferro".

 

GUERRA DI PAROLE O RISPETTOSO SILENZIO?

Leo Černic, Slovenia/Italia, 2020, 2', senza dialogo

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Un bambino curioso sfoglia un libro e vi si nasconde.