Video saggio Lungo il bordo della storia

20.4.2023

A febbraio e marzo 2023 si è svolto il workshop proposto dal Kinoatelje nell’ambito del progetto ORIENTE / OCCIDENTE: La frontiera nel cinema e nella storia, realizzato con il sostegno della regione Friuli-Venezia Giulia. Il laboratorio ha visto coinvolta la classe 5 ALS dell’I.S.I.S.S. G. D'Annunzio - M. Fabiani di Gorizia e prevedeva quattro incontri, inseriti all’interno delle ore di lezione delle Professoresse Alessandra Nardon (lettere e storia) e Franca La Stella (inglese). Antonio Dagostin e Lucia Giacomazzi – entrambi studenti del corso DAMS dell’Università di Udine – hanno curato gli incontri e affiancato gli alunni nell’analisi visiva e soprattutto storica delle immagini del fondo No al bilinguismo di Alessio Zerial – digitalizzati dal Laboratorio La Camera Ottica di Gorizia – per arrivare a una riflessione su cosa resta del confine orientale oggi.

La professoressa Nardon si è occupata dell’introduzione al periodo storico, per dare agli alunni un background storico su cui poi costruire le loro analisi.

Le prime due lezioni, avvenute in aula, sono state prettamente di tipo formale. Antonio e Lucia hanno mostrato alla classe le caratteristiche e le modalità della propaganda nei cinegiornali, come si compone la struttura di un video saggio, le varie tipologie e nello specifico come si sarebbe sviluppato il loro prodotto finale.

Nel terzo e quarto incontro gli alunni sono stati suddivisi in quattro gruppi e a ciascun di questi è stato assegnato un video del fondo di Zerial particolarmente significativo, tutti selezionati precedentemente dal team del Kinoatelje insieme alle professoresse. Dalla visione dei filmati di ciascun gruppo si sono poi sviluppate le varie riflessioni e i testi corollari, contenenti ricerche storiche e analisi visive svolte dagli alunni, utilizzati poi per il voice over del video saggio.

I ragazzi e le ragazze della 5 ASL hanno dimostrato durante le ore in classe e nei compiti lasciati loro per casa forte maturità e grande impegno: a ogni domanda o questione posta loro rispondevano in maniera collaborativa e acuta. Si sono lasciati guidare e non hanno esitato nel porre a loro volta domande o richieste di chiarimento.

»Ciò che volevamo rimanesse nei ragazzi dopo il termine di questo workshop è la consapevolezza che nelle zone in cui sono nati e cresciuti è finito da poco (ma ne vediamo ancora gli effetti) un pezzo di storia unico e speciale, di cui loro ne sono eredi; e la capacità di saper individuare in tutte le immagini che ci circondano il messaggio nascosto, il senso che esse vogliono significare e trasmettere.« – dichiarano Antonio e Lucia.